Ansia e attacchi di panico
Quando si parla di ansia, preoccupazioni catastrofiche o attacchi di panico si intendono una serie di risposte non funzionali e smisurate della nostra mente rispetto a degli stimoli che provengono dall’esterno. Normalmente, gli input ansiosi che riceviamo nella nostra quotidianità (per esempio parlare in pubblico, o sostenere un esame particolarmente difficile), innescano nella nostra psiche una risposta emotiva fisiologica, che, se si sviluppa in maniera adeguata, ci aiuta ad affrontare quella determinata difficoltà e a superarla con successo. Se, invece, la risposta ansiosa è abnorme rispetto allo stimolo, diventa disfunzionale e riduce drasticamente le nostre possibilità di riuscita. In tal caso infatti, palpitazioni, cardiopalmo o tachicardia, sudorazione, tremori, dispnea o sensazione di soffocamento, dolore o fastidio al petto, nausea o disturbi addominali, sensazione di sbandamento, di instabilità, di testa leggera o di svenimento, sino ad arrivare alla paura di perdere il controllo, di impazzire, o addirittura di morire, non permettono al soggetto di accedere alle proprie risorse personali e di essere lucido nell’affrontare la prova. La psicoterapia è strumento utilissimo per isolare progressivamente questa sintomatologia e permettere alla persona di impossessarsi nuovamente delle sue capacità cognitive e relazionali.
